domenica 31 agosto 2008

CROTONE: FERIE FORZATE PER I LAVORATORI DELLA GRES

La nuova ripresa dell’attività produttiva nello stabilimento Gres 2000 è stata fissata a lunedì 8 settembre. Fino ad allora i dipendenti che non sono in cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo), una settantina circa, rimarranno a casa in ferie forzate. Il riavvio delle macchine è nuovamente slittato per ragioni essenzialmente finanziarie: l’azienda non ha in cassa i soldi per pagare stipendi e trattamento di Cigo né per rifornirsi delle materie prime con le quali produce piastrelle di ceramica. Per far fronte alle necessità di cassa dei prossimi due-tre mesi, è stato spiegato dalla nuova dirigenza la mattina di martedì 26 agosto in Municipio nel corso di un incontro con la stampa avvenuto al termine di una riunione con le parti sociali e le istituzioni locali, Gres 2000 è in trattativa con la Bpc e soprattutto con i vertici di Modena della capogruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna. In ballo c’è la concessione di un fido ‘ponte’ in attesa della presentazione del nuovo piano industriale triennale che il direttore generale di Gres, Roberto Spaggiari, ha dichiarato sarà pronto e consegnato al sistema creditizio che ha finora supportato l’indebitamento entro il prossimo 30 settembre. Oltre alle linee per sviluppare il business delle piastrelle con un nuovo marchio e per conto di nuovi committenti, il documento probabilmente conterrà anche una ristrutturazione aziendale, almeno della linea dirigenziale. La proprietà conta, quindi, nel soccorso delle banche per finanziare le attività che saranno previste dal piano industriale e contemporaneamente sta lavorando anche per irrobustire la società con l’ingresso, da qui a 18 mesi, di un fondo di investimento, probabilmente estero, nel capitale sociale. Nel pomeriggio di mercoledì nello stabilimento di località Zigari si sono incontrate solo le parti sociali, concordando la nuova data dell’8 settembre per il riavvio delle macchine. Nel frattempo una parte dei lavoratori potrà essere richiamata in servizio per consentire lo stoccaggio delle materie prime e per la manutenzione sui macchinari. La proprietà si è però anche impegnata, ottenuto il fido bancario, a pagare entro la prima settimana di settembre almeno uno stipendio arretrato (giugno), condizione posta dai lavoratori per tornare in fabbrica, e di saldare gli altri due (luglio ed agosto) subito dopo la ripresa. “L’atteggiamento di chiusura del sistema bancario è stato superato e in questo momento c’è un’apertura - ha spiegato Spaggiari alla stampa - Stiamo lavorando ad un’intesa che ci consenta di creare le condizioni non solo di pagare i lavoratori ma di far ripartire l’azienda come se fosse un nuovo start-up. Il nuovo piano industriale non vuole essere servito caldo per conseguire un risultato immediato, ma sarà prudentemente proiettato a tre anni. Stiamo ricercando sicurezza negli elementi, ciò richiede tempo e attenzione per una verifica dei numeri passati di Gres che sono tutt’altro che belli e una verifica del potenziale commerciale”. Spaggiari ha però riconosciuto che professionalità delle maestranze, tecnologia e ubicazione dello stabilimento sono “ottimali per proseguire e incrementare l’attività”.
Fonte: IL CROTONESE

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