Festa grande per l'arrivo di The World. Il Comune al lavoro per il rilancio dello scalo. Crotone riscopre il mare e lo fa in due giorni di festa, con l’arrivo dello yacht privato che ha portato in città 250 passeggeri ed oltre 200 persone dell’equipaggio. Ma non sarà questo un evento isolato. A sostenerlo è il sindaco Peppino Vallone che da qualche mese lavora ai progetti di rilancio dello scalo. “Abbiamo preso già dei contatti con le due più grandi società che si occupano del settore. Arriveranno i tour operator. Ormai ci siamo. Il porto ha tutte le caratteristiche per essere una meta delle rotte
crocieristiche. Lo permettono i fondali. Ora ne abbiamo la prova. Bisogna però che siano costruite infrastrutture e servizi.” L’arrivo di The world che sabato e domenica ha portato una sorta di festa in città ne è la dimostrazione. O almeno la città ha superato un esame, quello di essere per due giorni meta dei vacanzieri delle crociere, quelli di The world sono però ospiti speciali, hanno un vero e proprio appartamento sulla nave che hanno acquistato come si compra un appartamento e se ne vanno in giro per il mondo. Ieri centinaia di persone anche solo per curiosità si sono avvicinati alla nave. E i negozi cittadini sono rimasti aperti fino a sera. “Sono stati buoni gli affari – dice uno dei negozianti del centro cittadino – ma se questo rimane un evento isolato non ha alcun senso”. Il sindaco pensa al contrario, anzi ribatte colpo su colpo a chi pensa che non sia degno di nota l’attracco del grande yacht. La sua amministrazione infatti punta sul porto e sul suo sviluppo. “Quest’anno abbiamo preferito non dare la concessione degli specchi d’acqua, abbiamo deciso di aspettare. Di fare in modo che ci sia una idea generale del porto e poi intervenire”. Da qui qualche giorno saranno pronte le linee guida del piano regolatore del porto. E da mesi che sta lavorando anche la commissione tecnica dell’autorità portuale, quella staccata che ha sede a Crotone e che ha come subcomissario
l’assessore Spanò. La riscoperta del mare parte da qui, dallo scalo che è a poca distanza dal centro cittadino, una caratteristica morfologica per la città da non sottovalutare. “Resta chiaro che lo scalo va potenziato, ma che divenga meta di crociere non significa che non possa essere anche fornito di pontili galleggianti capaci di garantire l’attracco anche al diportismo – continua Vallone. Finora si è sviluppato soltanto il porto commerciale, quello che un tempo serviva alle industrie. Esclusivamente a questo settore è stata data importanza in questi anni. Noi stiamo provando a fare in modo che ci sia altro, che Crotone punti al turismo.” Da qui i contatti con i tour operator e soprattutto l’idea progettuale del porto che fornirà lo scalo di una stazione marittima, di un distributore di carburante, di un centro servizi informatico. “Gli imprenditori che vogliono investire devono prima di tutto garantire i servizi, altrimenti è inutile parlare di turismo. E il lavoro è tanto. Ma noi lo stiamo facendo” conclude Vallone.
crocieristiche. Lo permettono i fondali. Ora ne abbiamo la prova. Bisogna però che siano costruite infrastrutture e servizi.” L’arrivo di The world che sabato e domenica ha portato una sorta di festa in città ne è la dimostrazione. O almeno la città ha superato un esame, quello di essere per due giorni meta dei vacanzieri delle crociere, quelli di The world sono però ospiti speciali, hanno un vero e proprio appartamento sulla nave che hanno acquistato come si compra un appartamento e se ne vanno in giro per il mondo. Ieri centinaia di persone anche solo per curiosità si sono avvicinati alla nave. E i negozi cittadini sono rimasti aperti fino a sera. “Sono stati buoni gli affari – dice uno dei negozianti del centro cittadino – ma se questo rimane un evento isolato non ha alcun senso”. Il sindaco pensa al contrario, anzi ribatte colpo su colpo a chi pensa che non sia degno di nota l’attracco del grande yacht. La sua amministrazione infatti punta sul porto e sul suo sviluppo. “Quest’anno abbiamo preferito non dare la concessione degli specchi d’acqua, abbiamo deciso di aspettare. Di fare in modo che ci sia una idea generale del porto e poi intervenire”. Da qui qualche giorno saranno pronte le linee guida del piano regolatore del porto. E da mesi che sta lavorando anche la commissione tecnica dell’autorità portuale, quella staccata che ha sede a Crotone e che ha come subcomissario
l’assessore Spanò. La riscoperta del mare parte da qui, dallo scalo che è a poca distanza dal centro cittadino, una caratteristica morfologica per la città da non sottovalutare. “Resta chiaro che lo scalo va potenziato, ma che divenga meta di crociere non significa che non possa essere anche fornito di pontili galleggianti capaci di garantire l’attracco anche al diportismo – continua Vallone. Finora si è sviluppato soltanto il porto commerciale, quello che un tempo serviva alle industrie. Esclusivamente a questo settore è stata data importanza in questi anni. Noi stiamo provando a fare in modo che ci sia altro, che Crotone punti al turismo.” Da qui i contatti con i tour operator e soprattutto l’idea progettuale del porto che fornirà lo scalo di una stazione marittima, di un distributore di carburante, di un centro servizi informatico. “Gli imprenditori che vogliono investire devono prima di tutto garantire i servizi, altrimenti è inutile parlare di turismo. E il lavoro è tanto. Ma noi lo stiamo facendo” conclude Vallone. Fonte: Il Quotidiano della Calabria

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